E' una una storia antichissima quella raccontata da Tempio Pausania che riporta all’età neolitica, testimoniata dai circoli megalitici, dai dolmen e dai nuraghi ancora oggi ben conservati e visitabili in tutta l’area circostante, su tutti il Nuraghe Majori che consente anche una bellissima visita guidata. Ricco di risorse e strategicamente votato al controllo del territorio circostante, Tempio Pausania è da subito riconosciuta centro principale dell’entroterra gallurese e città guida e di riferimento per tutti i Comuni dell'intera area.
Il toponimo Templum compare per la prima volta in un documento ecclesiastico del 1173 e pare ricondursi al latino templum, nell'accezione di pendio o scarpata.
Più certa è invece l'origine del nome Pausania, derivazione di Pasana, piccola località nei pressi della città di Olbia e sede dell’antica diocesi. E' invece al 1300 che risale il nome di Villa Templi, in qualità di centro rurale del Giudicato di Gallura, per ricoprire il ruolo di sede del curatore del distretto territoriale di Gemini. Nel 1506, grazie all’accorpamento delle diocesi di Civita e Ampurias, Tempio diviene sede vescovile, sommando alla sua rilevanza politica anche un ruolo in ambito religioso di primo piano. E' al XVII secolo che risale l’Istituzione delle Scuole Superiori dei Padri Scolopi, confermando l'importanza sempre crescente di questo centro. Ormai divenuto capoluogo di una vasta provincia e sede di Prefettura, il re Carlo Alberto di Savoia concede a Tempio, nel 1837, gli onori di Municipio e la dignità amministrativa di città.
Si data agli inizi del Novecento il forte aumento della popolazione, dovuto all'incremento delle attività che animavano Tempio, con l’abbandono progressivo degli stazzi verso la città, portando uno sviluppo edilizio di notevoli proporzioni.
Attualmente Tempio Pausania, dopo aver condiviso con Olbia la sua centralità con il riconoscimento di capoluogo fino all'esistenza dell'istituzione Provinciale, rappresenta uno dei centri più industrializzati dell’isola, rinomato per la lavorazione di materie prime quali il granito, il sughero e il vino.
Da visitare il Monte Limbara con i suoi innumerevoli sentieri perfettamente tracciati, paradiso per gli amanti delle passeggiate e delle escursioni. Qui, dalle sorgenti granitiche di Rinaggiu, sgorga un'acqua oligominerale dall'alto tenore di silice, che attraversa la roccia granitica per depositare tutte le impurità, per giungere impoverita di minerali e con proprietà ideali per naturali cure terapeutiche.
Nei dintorni si visita la frazione di Bassacutena strettamente legata alla figura di Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei due mondi. Qui a Bassacutena, infatti, Garibaldi a partire dal 1849 instaurò un forte legame di amicizia con una famiglia della zona che abitava in un tipico stazzo vicino al centro abitato. In quel periodo l'eroe dei due mondi ricopriva il mandato di parlamentare della decima legislatura e, tra i vari progetti che seguiva, si trovava impegnato anche nella modifica del tracciato della strada Tempio-Palau, un intervento che portò sviluppo a quest'area, consentendo il sorgere delle prime attività artigiane. A Bassacutena si erge la chiesa di San Pietro, risalente al 1931 teatro della festa patronale del 29 giugno, e la chiesa di Santa Maria de Lu Macchjetu, risalente al tardo medioevo e che sorge a due chilometri dal centro abitato; i festeggiamenti hanno luogo l'ultima domenica di luglio, in occasione della quale viene organizzata la suprastantia, una sagra campestre particolarmente partecipata.
A pochi chilometri in direzione Olbia, lungo una deviazione ben indicata, sorge la bella località di Nuchis, altra piccola frazione di Tempio Pausania. Inserita all'interno di un fitto bosco di sugherete, caratterizzato da importanti formazioni granitiche, Nuchis risale attorno all'anno Mille e nel 177 ottiene l'autonomia comunale, successivamente soppressa a causa di una forte depressione demografica. Attualmente conta circa 400 abitanti che vivono la piena serenità di un piccolo grazioso borgo dalle antiche e prestigiose testimonianze storiche ancora ben evidenti. Qui hanno sede alcune tra le più belle chiese della Gallura, come la chiesa dello Spirito Santo, risalente al XIII secolo e costruita con granito a vista e che accoglie al suo interno due preziosi crocifissi lignei del XVII sec. ed un dipinto di Giovanni Marghinotti raffigurante la Pentecoste datato XIX secolo. Nei pressi sorge la chiesa dei Santi Cosma e Damiano che riprende la stessa caratteristica di costruzione in granito, edificata nel 1529. Nel piccolo nucleo abitato trovano sede anche la chiesetta di Santa Croce del XVII secolo che presenta una facciata a capanna con campanile a vela e la chiesa di San Salvatore, con conci di granito a vista, risalente al 1891. Nei dintorni di Nuchis si visita il sito nuragico di Agnu, la fonte sacra di Li Padadini e la tomba dei Giganti di Pascaredda. Nella stazione di Nuchis transita la linea del Trenino Verde che collega Sassari a Palau in un precorso naturalistico fra i più suggestivi della Sardegna.
Su carrasciali timpiesu
Tempio Pausania ha una lunga tradizione legata al carnevale chiamato su carrasciali timpiesu. La sua figura rappresentativa è Sua Maestà Re Giorgio, icona dei mali della città e della vita locale. Il rito inizia sei giorni prima del martedì grasso, quando viene osannato, onorato e adulato, fino al suo processo, nel corso del quale gli vengono riconosciute tutte le sue colpe e per questo bruciato sulla pubblica piazza. Altra antica tradizione del carnevale tempiese Lu Palu di la Frisgjola, palio in cui i cavalieri al galoppo devono prendere una frittella lunga, la frisgjola, tenuta a penzoloni da una ragazza mascherata affacciata ad un poggiolo. Se il cavaliere riesce nell'impresa, può trascorrere una serata in compagnia della ragazza.